Disagio, difficoltà, stress e abuso di sostanze psicoattive
- On 29 Maggio 2015
- benzodiazepine, difficoltà, disagio, droga, droghe, psicofarmaci, sostanze psicoattive, stress
Mercoledì 24 giugno 2015, alle ore 20,45 – Sala E. Ferazza Quartiere 3 Est, via Boccaccio, 80 -Padova
Il disagio, la difficoltà, lo stress e l’abuso di sostanze psicoattive
Dibattito con
- Fabio Beltempo, segretario provinciale dell’Unione generale del lavoro
- Ruggero Chinaglia, medico, cifrematico
- Stefano Grigoletto, farmacista, assessore del Comune di Padova
- Arianna Silvestrini, psicanalista
Parole come difficoltà, disagio, stress sono sempre più presenti nella lingua comune e nel racconto di chi descrive le vicissitudini della sua vita, del suo lavoro, delle sue vicende amorose, sessuali, relazionali. Il racconto di queste esperienze, quando può avvenire, è vario e differente e in ciascun caso offre sorprese e novità, quanto ai motivi e alle ragioni della difficoltà, del disagio o dello stress.
Quello che sempre emerge è che i perché sfuggono, sono ignoti e che c’è soprattutto l’esigenza di capire. Sempre più spesso invece, questi termini disagio, difficoltà e stress, sono usati per assegnare, a chi se ne lamenta, un’etichetta di malattia, che è sempre più spesso definita malattia “mentale”.
E sempre più diffuso è il ricorso alla somministrazione di sostanze che dovrebbero contrastare il male. A questo fa seguito l’invenzione sempre più frequente e pubblicizzata di sostanze che dovrebbero costituire il rimedio e salvare da ogni sintomo garantendo un benessere duraturo, senza emozioni.
E per ogni sostanza legale sono immesse sul mercato della droga altrettante se non più sostanze, che dovrebbero garantire lo sballo, oppure la noncuranza rispetto a emozioni, sensazioni, dolori, lutti, tensioni che costellano la vita di ciascuno.
Si tratta di andare verso l’indifferenza e l’assenza di ogni emozione, per potere affermare di non essere affetti da qualche malattia “mentale”? Per ognuno il destino riserverà la prescrizione all’uso di sostanze psicoattive, per sentirsi normali?