La logica inconscia. Il fantasma di possessione e il mimetismo
Il fantasma di possessione si rappresenta e si attua con il mimetismo dell’origine, del destino, dell’appartenenza. Qui gioca la sua dimostrazione, costi quel che costi.
Il mimetismo è l’altro nome della genealogia con la prescrizione a dimostrare di appartenervi. Così le malattie cosiddette ereditarie, si prestano a dare la dimostrazione di questa appartenenza. Che ne sarebbe di un figlio o di una figlia senza padre o senza madre?
Il fantasma di possessione trae a evitare l’analisi, l’articolazione, lo svolgimento, la qualificazione, la narrazione, il racconto di ciò che s’incontra e di ciò che si pensa, fino a esaltare l’ipotesi impossibile della comunicazione telepatica o l’idea del potere invisibile attribuito a un altro immaginifico, rappresentato, che con un suo gesto, con un suo atto, con una sua parola potrebbe decidere o cambiare il corso delle cose.
L’idea di una comunicazione telepatica, di una scrittura automatica per telepatia, di una trasmissione energetistica, senza parola, con effetti di trasformazione senza articolazione è frutto del fantasma di padronanza che è fantasma di possessione.
Così ognuno coltiva la credenza di potere curarsi da solo o, addirittura, di non avere nessuna esigenza di cura.
E intanto continuerà a chiedersi: “Che penserà quello di me?”, “Che penseranno gli altri?”.