Il cedimento, la vendetta
- On 4 Marzo 2015
- amore, cedimento, odio, vendetta
Il cedimento, la vendetta
Il cedimento, anche momentaneo, è l’idea della fine che si realizza. Questo cedimento è la vendetta, la vendetta che in nome dell’amore negato – amore presunto e negato – ognuno ritiene di potere esercitare.
Se l’idea di cedimento viene analizzata, non necessita più di realizzarsi, la vendetta è l’indice di ciò che non è analizzato, la vendetta è l’indice dell’espulsione dell’amore dalla vita. La vendetta ha due componenti, la colpa e la pena.
Ogni attribuzione di colpa con la conseguente idea di pena che dovrebbe immediatamente intervenire, compie la vendetta e la vendetta è compiuta come conformazione all’idea dell’origine che ognuno ha.
Insomma, di questa idea dell’amore come legame sociale, dell’amore come forma della buona coscienza, ci parla Luigi Pirandello, per esempio, nel bellissimo romanzo L’esclusa: c’è la stessa struttura narrativa della fiaba dove alla conclusione, l’impalcatura fantasmatica si dissipa e si instaura l’originario, in questo caso la madre con il suo mito.
E ciò che doveva consacrare la vicenda con la sua negatività, non c’è più.