Il cliente
Cliente è un termine molto interessante sia per la sua derivazione linguistica sia per il suo uso. (cluo o clueo, greco kluo, ascolto, kleω, annuncio). Nulla nel termine cliente introduce il negativo, la negatività, la malattia, o la salvezza. Questo termine pone una questione che esige innanzitutto l’ascolto, esige di capire e d’intendere di cosa si tratti.
Quindi esige l’instaurazione del dispositivo clinico: cogliere la piega di ciò che si dice: questa è la clinica. La clinica della parola. Per via di questa piega avviene l’acquisizione, l’acquisto. L’acquisizione procede dalla combinatoria infinita di nomi, significanti e Altro; per una sezione, per una piega, per la clinica ciascun termine trova il valore per quel caso. Caso specifico, caso unico, caso clinico. La semplicità giunge per questa via, quindi dalla complessità. Impossibile eludere la complessità: impossibile semplificare. Essenziale è il metodo analitico che mai può giungere alla sintesi, ma alla cifra. Che non è universale, né per tutti. Caratterizza il caso di cifra, appunto.
Il cliente è, in direzione dello statuto intellettuale. Il cliente esige lo statuto dell’ascolto, dell’obbedienza. Il cliente ode e lascia udire, intende e lascia intendere; chiama e annuncia, dà mandato per l’instaurazione del dispositivo. Nella sembianza. Il cliente pone la questione della valorizzazione.
La clinica, in questa accezione, in psicanalisi, si rivolge non già al paziente, ma al cliente.
Non si tratta, com’è ben chiaro, con il cliente, della variante civile o buonista del paziente, dell’utente o del cittadino, che sono altri modi per indicare il soggetto necessario all’apparato sociale del consumo; si tratta di una proprietà del dispositivo di valorizzazione.
Il cliente domanda il viaggio, l’avventura della parola. Qualificazione e valorizzazione indicano con precisione qual è il processo nel viaggio, nell’itinerario in cui si tratta dell’esperienza della parola.
Il cliente s’instaura allora in assenza di rispetto, perché solo così può trovare accoglimento la domanda e concludersi alla vendita e al piacere. Non c’è da temere, ma in assenza di domanda, non c’è vendita.